Opzioni Binarie: indice VIX o indice di volatilità

Grafici Forex
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Le opzioni binarie sono prodotti derivati di un titolo quotato in borsa e che si possono compare o vendere a prezzi stabiliti entro un determinato periodo di tempo.
Il prezzo delle opzioni aumenta quanto maggiore è la probabilità che il prezzo effettivo del titolo si avvicina a quello “opzionato” (ipotizzato, sia al ribasso che al rialzo), vale a dire quanto più è volatile il prezzo di quel titolo. Per “intuire”questo grado di volatilità dei derivati di un titolo – ossia delle opzioni – è stato elaborato il cosiddetto indice VIX o indice di volatilità che misura, appunto, la volatilità implicita dei prezzi di tante opzioni, vale a dire il prezzo che i trader sono disposti a pagare per la loro facoltà (non obbligatoria) di scommettere sul rialzo o ribasso dei prezzi dei derivati basati a loro vola sull’indice S&P500.
Il VIX, quindi, non è l’indice di volatilità classico del mercato, bensì l’indice di volatilità dei derivati.

Come funziona l’indice Vix:

L’indice VIX è elaborato e calcolato, fin dal 1993, dal CBOE – Chicago Board of Options Exchange, vale a dire il più grande mercato mondiale delle opzioni.
L’Indice Vix è anche conosciuto con il nome di “indice della paura” per ragioni ancora allo studio degli analisti, sebbene l’unica cosa oggettivamente evidente è che quando l’indice stima una maggiore volatilità, l’andamento è ribassista: sui mercati, solitamente i ribassi sono più “violenti” dei rialzi, per cui si verificano dei crolli improvvisi e repentini.
In questi ultimi anni di finanza turbolenta, queste oscillazioni sono state frequenti e l’indice VIX è tra gli indicatori più consultati nell’analisi tecnica per leggere e anticipare la situazione sui mercati delle opzioni.

Volatilità e prezzo dell’opzione:

Esiste un legame tra volatilità del sottostante e prezzo dell’opzione? Evidentemente sì. La facoltà del trader di svolgere una certa operazione – se i prezzi di mercato sono più volatili – vale di più in quanto comporta la scelta e non l’obbligo appunto di effettuare o meno un’operazione più redditizia.
Il diritto di scelta se operare o meno in situazioni di rapidi mutamenti vale di più, pertanto è lecito ritenere che ci sia un collegamento tra il prezzo che viene pagato per acquistare le opzioni e le volatilità che esse implicano nel loro prezzo. L’indice VIX stima una volatilità sempre futura perché è sulle stime future che il trader si avvale della facoltà di scegliere se scommettere o no, al rialzo o al ribasso.
Tuttavia, il futuro è sempre imprevedibile, e l’unica stima possibile si effettua sempre basandosi sulle serie storiche. Infatti, un aumento della volatilità storica – cioè registrata e osservata già nel passato – spesso produce la stima di un aumento della volatilità attesa a parità di condizioni. Per queste ragioni, l’indice VIX misura la volatilità sull’indice S&P500.

Valori Vix e indice S&P:

Il legame tra indice vix e indice S&P500 risulta più evidente dall’analisi dei dati dell’ultimo decennio: quando l’indice VIX indica l’aumento di volatilità, l’indice S&P500 tende ad assumere un andamento ribassista.
Questa circostanza ricorrente è ormai talmente presa in considerazione dagli operatori che in base a questo determinano l’aumento del prezzo delle opzioni. Tendenzialmente:

  • valori del VIX pari o inferiori a 20 indicano una situazione prevalentemente rialzista;
  • valori del VIX superiori a 20 ma inferiori a 40 descrivono uno scenario teso ma non necessariamente ribassista;
  • valori del Vix superiori a 40 indicano uno scenario pericolosamente volatile, con notevoli implicazioni ribassiste.

Queste valutazioni si reputano attendibili, a maggior ragione, quando i valori del VIX superiori a 80 registrati nel 2008 hanno effettivamente anticipato il successivo crollo del’indice S&P500 e l’inizio di una lunga crisi finanziaria.
Tuttavia, i due indici sono simili, ma non coincidenti; infatti sebbene nella borsa americana l’indice VIX è tornato al di sotto dei 20 punti, la crisi finanziaria in Europa persiste.
È, infatti, un errore concettuale ritenere che l’indice VIX sia un indice di volatilità calcolato direttamente sui valori del sottostante, dal momento che non è sempre automatico riscontrare che l’aumento di volatilità dei prezzi del sottostante implichi un aumento della volatilità implicita del prezzo delle opzioni sottoscritte su di esso.

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