Roe, Return on equity, definizione e come usarlo negli investimenti

ROE

Quando si deve cercare di capire la convenienza o meno di investire su un determinato titolo azionario, uno degli strumenti che possono risultare molto utili in tal senso è rappresentato dal RoE, acronimo di Return on Equity. Si tratta di un indice di bilancio al quale spetta soprattutto il compito di esprimere la redditività del capitale investito e misurare con precisione il rendimento di quello che è stato conferito a titolo di rischio. Andiamo ad esaminarlo più da vicino, per riuscire a comprenderne meglio l’effettiva utilità.

Cos’è il RoE

Il Return on Equity (RoE) può essere considerato l’indice in grado di esprimere la capacità di generare reddito da parte di un’impresa. In particolare, va a misurare la redditività netta dell’azienda, fornendo preziose indicazioni per quanto concerne l’equilibrio economico-finanziario complessivo. Grazie al RoE è possibile valutare se la dirigenza dell’impresa sotto esame ha gestito al meglio i mezzi disponibili al fine di aumentare gli utili, o meno.
La formula con cui viene espresso è la seguente: Reddito Netto / Capitale Netto. Il rapporto tra i due fattori va in pratica a indicare il rendimento del capitale netto prima dell’eventuale redistribuzione di parte del reddito sotto forma di dividendi. Se preso come indice della convenienza dell’investimento effettuato può anche descritto come il dato in grado di stabilire la redditività netta in termini percentuali che possono attendersi coloro i quali hanno apportato il capitale di rischio.

Perché è importante il RoE

Il RoE viene sempre citato nei documenti redatti dagli analisti su una determinata impresa. Il suo utilizzo consente infatti di misurare la capacità dell’azienda di generare reddito a favore dei propri azionisti. Non solo è in grado di rendere possibile il confronto tra aziende diverse, ma anche di capire come sta evolvendo il patrimonio netto, con una panoramica dei risultati ottenuti dall’impresa nel corso del tempo.
La competizione in atto sul mercato ha come effetto il convergere del loro RoE verso un valore medio, attestato in una forbice tra il 10 e il 14% in un arco temporale di 5 o 10 anni. Se il dato va a superare il valore medio l’azienda ha le carte in regola per poter attrarre investimenti, in quanto garantisce migliori ritorni, nel caso contrario gli investitori traggono spunto per far convergere il proprio capitale su altre imprese. In sostanza uno strumento di analisi tecnica tra i più importanti, insieme ad altri noti come nel caso dell’oscillatore stocastico.

Come usarlo nel trading online

Per chi è solito investire nel trading azionario, il RoE può costituire un importante elemento di valutazione, quindi occorre fare attenzione nel conferirgli la giusta importanza. Non è raro il caso in cui il management, proprio in considerazione della rilevanza del dato, faccia ricorso a strategie finanziarie finalizzate a un aumento del ROE facendosi scudo di una solidità aziendale soltanto apparente. Strategie classiche in tal senso sono il ricorso all’indebitamento e all’effetto leva. Si tratta in effetti di strategie molto rischiose cui le aziende fanno ricorso proprio perché costrette da un RoE non esaltante, che potrebbe spingere gli azionisti a dismettere il proprio investimento.

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